• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03811 [Comportamento di esponenti istituzionali della Repubblica federale Austriaca]
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Testo della risposta scritta



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03811 presentata da MICHAELA BIANCOFIORE
mercoledì 29 luglio 2009, seduta n.211
BIANCOFIORE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:

il deputato austriaco della FPÖ, Martin Graf, terzo Vicepresidente del parlamento austriaco, in un'intervista alla Sonntag Presse si permette di lanciare la provocatoria e dolorosa proposta di autodeterminazione per l'Alto Adige italiano al fine di ricostituire gli antichi confini storici del Tirolo Unito;

egli adduce come motivazione a questa pericolosa proposta, non ben definiti «diritti calpestati delle popolazioni germaniche» e una supposta «arroganza statale italiana dovuta al restauro di monumenti fascisti»;

desta sconcerto e presuppone condanna il paragone fatto dal Vicepresidente Austriaco, tra la dittatura nell'ex Germania dell'Est, DDR, e l'Italia, Repubblica democratica; parole di piombo da parte di chi ricopre un posto istituzionale;

le stesse parole dell'esponente FPÖ sono state duramente condannate dallo stesso mondo di lingua tedesca altoatesino, in particolare dalla segreteria politica del partito di maggioranza assoluta, SVP;

solo alcuni esponenti di lingua tedesca dell'estrema destra altoatesina, raccordati chiaramente con l'esponente austriaco, hanno esultato per le gravissime parole di cui sopra;

esponenti delle istituzioni austriache, hanno prontamente chiesto le dimissioni del Vicepresidente austriaco Martin Graf, sottolineando i buoni rapporti tra Austria e Italia e di proficua collaborazione tra Alto Adige e Tirolo del Nord;

il 2009 è l'anno delle celebrazione hoferiane e dell'unificazione germanica e «parole in libertà» rischiano ad avviso dell'interrogante di sollecitare spinte revansciste mai sopite e strumentalizzate ad arte in prossimità di elezioni, come quelle amministrative che si terranno in primavera in Alto Adige;

senza contare il drammatico fenomeno neonazista che attanaglia la gioventù altoatesina con collegamenti pangermanistici, del quale le istituzioni italiane e austriache si dovrebbero fare carico -:

se il Governo italiano intenda richiedere al Parlamento austriaco le scuse ufficiali per l'atroce accusa da parte di un suo autorevole esponente, che paragona l'Italia alla dittatura ex sovietica nella Germania dell'Est;

se intenda manifestare sorpresa alle istituzioni austriache sottolineando l'indiretta violazione, da parte del Vicepresidente Graf, di quanto stabilito dai trattati di Pace del 1918, che hanno annesso l'Alto Adige all'Italia e la violazione dell'accordo De Gasperi-Gruber;

se ritenga tollerabile quella che appare all'interrogante una rituale intromissione da parte di istituzioni di uno Stato straniero nelle «questioni interne» dello Stato italiano - così come venne definita la questione altoatesina al momento della firma della quietanza liberatoria nel 1992, dalla stessa segreteria generale della Farnesina e, in caso contrario, quali iniziative si intendano assumere;

se nel comportamento di esponenti istituzionali della Repubblica federale Austriaca non si ravvisino violazioni di principi di trattati dell'Unione Europea che si basano sul reciproco rispetto degli Stati nazionali. (4-03811)