• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00882 [Magners Celtic League per il campionato 2010/2011 di rugby]



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00882 presentata da PIERGIORGIO STIFFONI
martedì 28 luglio 2009, seduta n.246

STIFFONI, BRICOLO, CAGNIN, FILIPPI Alberto, FRANCO Paolo, VACCARI, VALLARDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che:

il 18 luglio 2009 il Consiglio della Federazione italiana rugby (FIR) ha proceduto, con voto segreto, alla scelta delle due società che andranno a rappresentare l'Italia alla Magners Celtic League per il campionato 2010/2011;

le domande pervenute alla Federazione sono state preventivamente vagliate da un advisor incaricato che aveva il compito di esaminare se tali candidature risultassero in linea con i requisiti richiesti dalla Federazione, sia dal punto di vista tecnico che sotto l'aspetto finanziario;

risulta alquanto singolare che le quattro candidature ammesse dall'advisor siano state poste sullo stesso piano, come se tutte e quattro avessero gli stessi requisiti;

tale singolarità è stata rilevata anche dallo stesso Consiglio, preso atto che, dopo aver ammesso alla Celtic League le società di Aironi di Viadana e Praetorians di Roma, ha deciso di istituire due commissioni, una tecnica e una di controllo finanziario, che entro il 30 settembre 2009 dovranno verificare se le due società sopra citate abbiano risposto a tutti i requisiti richiesti dalla Federazione, non fidandosi evidentemente delle indicazioni date dagli advisor;

tra le quattro domande prese in considerazione dagli advisorvi era anche quella del Veneto; si sottolinea il termine "Veneto" perché di fatto la candidatura della Benetton Rugby andava a rappresentare tutte le società della regione, come risulta dal Piano presentato alla Federazione e esaminato dall'advisor, che così recita: «È auspicabile un rapporto normativo che permetta alla formazione che compete in Europa di poter intrattenere rapporti collaborativi nella gestione di giocatori con le maggiori realtà regionali che partecipano al Campionato Super 10. E a questa collaborazione si ispira l'idea di allargamento del territorio di riferimento per la squadra che gioca in Europa. Pensiamo agli incontri che potrebbero essere disputati in altre città venete, oltre che a Treviso, ed ad altre iniziative di marketing e di sostegno alla formazione europea, da ricercarsi appunto nella nostra regione. Il progetto dunque non coinvolgerà esclusivamente la città di Treviso, ma avrà un più respiro a caratura regionale»;

dalla presentazione si riportano altri due passaggi significativi, e questo perché, in alcune dichiarazioni apparse sulla stampa, si accusava apertamente la Benetton Rugby di non aver voluto "fare squadra" con le altre società di vertice venete, quasi a giustificare l'esclusione della Benetton dalla Celtic League: «Il secondo obiettivo riguarda invece il rugby regionale, con la creazione di sinergie e forme di collaborazione con altre società venete, di vertice, a vari livelli, sul piano tecnico, logistico, turistico ed economico»;

in un altro stralcio si legge: «Per tale motivo, pur rimanendo centrale la base di Treviso per allenamenti e sede amministrativa-logistica, l'idea resta quella di disputare gli incontri ufficiali anche in altre città venete, per coinvolgere al meglio tutta la passione rugbistica della regione»;

risulta singolare che questa società di advisor abbia posto la richiesta della Benetton Rugby sullo stesso piano delle altre non considerando che tale richiesta rappresentava in realtà il Veneto e con questo una tradizione che, in numeri, ha condotto alla vittoria di 36 scudetti su 80 assegnati, così ripartiti: Padova 11, Rovigo 11 e Treviso 14. Peraltro si sottolinea che la Benetton abbia disputato le ultime sette finali per l'assegnazione dello scudetto vincendone ben cinque. In base a quanto sopra, si evidenzia come il Veneto rappresenti il 40 per cento delle squadre partecipanti al campionato italiano Super 10;

per quanto riguarda l'esperienza a livello internazionale, si sottolinea come, sommando le partite disputate dalle altre tre pretendenti alla Celtic League, non vengano nemmeno raggiunti i risultati della Benetton: 78 gare europee disputate, 10 in Challenge Cup e 68 in Heineken Cup;

sempre a livello tecnico, sembra che l'advisor si sia accorto di come la Benetton Rugby abbia, tra i giocatori tesserati, ben quattro di prima fascia che militano nel campionato Super 10, altri 10 di seconda fascia e una in terza fascia, per un totale di 15 giocatori;

l'advisor aveva anche il compito di analizzare la documentazione comprovante l'impegno, da parte degli sponsor commerciali ed istituzionali, a sostenere economicamente il progetto, con l'indicazione specifica delle somme oggetto dei contratti di sponsorizzazione e della relativa durata. In questo contesto, si vorrebbe capire il tipo di valutazione effettuato dall'advisor rispetto a generici, quanto fumosi, impegni finanziari di sponsorizzazione assunti dalla Regione Lazio, dalla Provincia e dal Comune di Roma;

preme sottolineare come, ad ulteriore testimonianza della serietà della proposta finanziaria avanzata, la Benetton Rugby non solo abbia inviato un puntuale quanto analitico piano finanziario e di sponsorizzazione, ma come allo stesso abbia aggiunto un impegno di una compagnia finanziaria pari a 8.500.000 euro annui, per coprire l'eventuale "uscita" di alcuni sponsor nel corso del triennio;

si sottolinea come la famiglia Benetton sponsorizzi la squadra di rugby da ben 31 anni e questo a conferma di come questa scelta debba essere intesa come un atto d'amore nei confronti di questo sport, e non certo come mero tornaconto commerciale,

si chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga opportuno attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze, per promuovere con urgenza il riesame delle quattro domande e la relativa documentazione, a fronte degli stessi dubbi avanzati dal consiglio della FIR in merito al lavoro svolto dall'advisor, e conseguentemente rivotate per l'assegnazione delle squadre alla Celtic League;

se non ritenga che il fatto che la FIR abbia istituito, il giorno stesso dell'ammissione alla Celtic League delle società di Aironi di Viadana e Praetorians Roma, due nuove commissioni al fine di verificare le capacità tecniche e finanziarie delle due società citate, non confermi i dubbi esposti in premessa;

se non ritenga singolare che l'advisor abbia ammesso le società in modo asettico senza esprimere alcuna valutazione di merito in ordine alle differenze di carattere tecnico e/o finanziario delle stesse (per esempio la disponibilità di uno stadio secondo i requisiti richiesti);

se non appaia quanto mai "strano" che sia stata esclusa proprio la società che ha disputato le ultime sette finali per l'assegnazione dello scudetto (di cui cinque vinte), vincendo nella propria storia 14 scudetti e disputando 78 gare europee, che ha assunto, per di più, il richiamato impegno privato pari a 8.500.000 euro e che rappresenta il Veneto con i suoi 36 scudetti e il 40 per cento delle squadre partecipanti al campionato italiano del Super 10;

riguardo ai seguenti sponsor istituzionali, Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma, se sia a conoscenza di quanto ammonti l'impegno finanziario per ogni singola istituzione (e degli estremi degli atti di impegno finanziario), se lo stesso impegno abbia valore triennale e di quale sia il numero di protocollo dei provvedimenti deliberativi dell'impegno assunti dalle rispettive Giunte.

(3-00882)