Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/03555 [Impedire il commercio illegale di animali esotici protetti e/o pericolosi o di intensificare l'azione di repressione di tale commercio]
LEGGI ANCHE IL TESTO DELLA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE
Testo della risposta scritta
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03555 presentata da IDA D'IPPOLITO VITALE
giovedì 9 luglio 2009, seduta n.200
D'IPPOLITO VITALE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi veniva trasmessa, nel corso del Tg1, un'inchiesta giornalistica riguardante lo scandaloso ed inaccettabile traffico illecito di animali esotici (pappagalli, scimmie, felini, rettili, roditori, pesci, testuggini), protetti e pericolosi, importati nel nostro Paese da collezionisti senza scrupoli e utilizzati impropriamente o come animali da compagnia o negli zoo e nei circhi;
secondo le stime del WWF tale mercato clandestino risulta essere il terzo al mondo per giro d'affari;
risulta preoccupante il quadro fornito dal rapporto Zoomafia 2009 della Lav (Lega antivivisezione) relativo al fiorente traffico illecito di fauna selvatica esotica protetta, che interessa circa un terzo di quello legale, con un business quantificabile in centinaia di milioni di euro l'anno: avorio, pappagalli, falchi, camaleonti, tartarughe, un leone, ma anche conchiglie, coralli, caviale, zampe di elefante, coccodrilli imbalsamati e prodotti in pelle di animali protetti, come leopardi, lupi, varani, e lontre;
il bracconaggio con i reati relativi all'uso e detenzione di armi e munizioni conferma la pericolosità di questo traffico, finalizzato anche alla vendita di animali imbalsamati e di fauna per l'alimentazione umana, con un giro d'affari di circa 5 milioni di euro;
accanto al traffico di animali vivi, si registra anche un fiorente commercio di prodotti ricavati da parti anatomiche, come la pelle, gli artigli, le corna, le zanne, e da organi interni (estratti ghiandolari) e di altro ancora: pettini, monili, gioielli, ricavati dal guscio di tartarughe, o dal dente del narvalo, pelli di zebra e leopardo, denti di squalo, conchiglie, stelle di mare e cavallucci marini, oggetti in avorio, sono solo alcuni fra i tanti esempi di depredazione del mondo animale;
in Italia, nei mercati e in alcune aziende, si possono trovare animali importati illegalmente e provvisti di documenti falsi. Posto che la vendita è valida e legale quando, insieme all'animale, vengano consegnati il certificato di provenienza (CITES) e la ricevuta fiscale, accade che il CITES venga falsificato, per esempio utilizzando quello di un animale deceduto;
gli animali selvatici nella loro totalità (esotici o meno) richiedono un habitat particolare, difficilmente riproducibile in ambiente domestico ed hanno esigenze climatiche ed alimentari specifiche, spesso non sufficientemente conosciute dai detentori e dai rivenditori;
il traffico di animali esotici è spesso caratterizzato da una lunga scia di violenze ai loro danni, che inizia con la ricerca, la caccia spietata e l'allontanamento forzato dalla famiglia di appartenenza e si conclude, durante il trasporto fino al nostro Paese, con la detenzione forzata in gabbie anguste;
tali viaggi vengono effettuati in condizioni sanitarie pessime: stenti, fame, sete, ferite e paura sono in molti casi all'origine della morte degli stessi animali (con un'incidenza talora anche del 90 per cento);
l'introduzione illegale di animali esotici può costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubbliche;
le conseguenze di questo commercio risultano imprevedibili: è il caso di animali importati dall'estero e per incuria abbandonati in habitat naturali ma non originari, in territorio a loro straniero. In assenza di predatori, si procede con piani di abbattimento diretti al totale sterminio della specie abbandonata;
la situazione risulta aggravata dal frequente ricorso ad un sistema di compravendita di tali animali esotici mediante ordini via internet, cui segue la spedizione attraverso un normale servizio postale, con conseguente pericolo per coloro che, ignorandone il contenuto, vengono a contatto con la merce;
esistono in Italia pochi istituti preposti alla cura e alla detenzione di tali animali;
l'attuale situazione di sovraffollamento degli spazi disponibili rende necessario ed urgente un intervento del Governo -:
se non si ritenga opportuno intervenire con adeguate iniziative - anche normative - al fine di impedire il commercio illegale di animali esotici protetti e/o pericolosi o di intensificare l'azione di repressione di tale commercio;
se non risulti utile allo scopo avviare un immediato confronto con l'istituto nazionale per la fauna selvatica o eventuali ulteriori interlocutori qualificati. (4-03555)