• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01606 BELLOTTI, NOLA, BIAVA, GOTTARDO, FAENZI, CASSINELLI, DIMA, TADDEI, DI CATERINA, DE CAMILLIS, ROSSO e CATANOSO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere -...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01606 presentata da LUCA BELLOTTI
mercoledì 8 luglio 2009, seduta n.199
BELLOTTI, NOLA, BIAVA, GOTTARDO, FAENZI, CASSINELLI, DIMA, TADDEI, DI CATERINA, DE CAMILLIS, ROSSO e CATANOSO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:

nelle Regioni agricole della pianura padana la coltivazione del mais supera 1.000.000 di ettari con ripercussioni positive dal punto di vista economico, ambientale e sociale considerato il ruolo di tale cereale nelle più importanti filiere agroalimentari locali;

da dati rilevati nel 2008 risulterebbe che il deficit commerciale dell'Italia per il mais sia in costante crescita, con le importazioni che sono arrivate alle 2.450.087 tonnellate, pari al 27,3 del fabbisogno nazionale;

è evidente che tale deficit, gravando sulla bilancia commerciale del nostro Paese, andrebbe ridotto, elevando la produzione di mais nazionale di buona qualità in modo da ridurre l'acquisto dello stesso su mercati esteri;

la diabrotica, un coleottero di origine nordamericana, è giunto in Italia circa 10 anni fa e si è insediato nelle Regioni della Pianura Padana, giungendo ad una progressiva colonizzazione del territorio, senza arrivare a provocare danni estesi e consistenti fino al 2008;

la diabrotica è stimato essere un insetto con un potenziale di dannosità nel nostro habitat superiore a quello del lepidottero piralide, molto conosciuto dagli agricoltori;

nella corrente stagione di semina del mais, nell'anno 2009, in concomitanza con la sospensione dell'autorizzazione all'uso di insetticidi neonicotinoidi per la concia delle sementi di mais, si è registrato un improvviso e preoccupante aumento della popolazione di diabrotica in ampie aree del Nord Italia, con danni molto consistenti, che superano 1 milione di tonnellate nella sola Lombardia;

quelle che sono state indicate in passato come le modalità di controllo alternative alla concia della semente, cioè rotazioni, uso di pesticidi, applicati al terreno e di pesticidi sopra chioma, si sono dimostrati non efficaci in termini di limitazione dei danni provocati dalla diabrotica e molto gravosi in termini di costi economici e ambientali;

molti sindaci delle zone interessate dagli attacchi di diabrotica pare abbiano chiesto l'applicazione dello stato di calamità, stante l'entità dei danni provocati dall'insetto;

gli esperti ritengono peraltro che la situazione in essere nel 2009 si aggraverà molto nel 2010 a seguito del proliferare incontrastato del patogeno, con conseguenza che destano grave preoccupazione per l'intero comparto maidicolo -:

quali misure il Governo intenda adottare per fronteggiare l'attuale situazione e quali strumenti cautelativi intenda porre in esser per garantire la sostenibilità della coltura del mais a partire dal prossimo anno, tutelando l'intera filiera che su tale cereale si basa;

se ed entro quale data il Ministero delle politiche agricole e forestali intenda consentire la ripresa della sperimentazione in campo delle colture geneticamente modificate tra cui quelle resistenti alla diabrotica.(5-01606)