Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/01460 COSENZA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 22 aprile il Corriere del Mezzogiorno ha rivelato gravi e...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-01460 presentata da GIULIA COSENZA
martedì 26 maggio 2009, seduta n.182
COSENZA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 22 aprile il Corriere del Mezzogiorno ha rivelato gravi e inquietanti irregolarità nel funzionamento del depuratore di Villa Literno, uno dei più importanti della Campania, poiché quattro nuove coclee (che servono a sollevare e mandare in circolo l'acqua), benché già acquistate e portate nell'impianto, non sono ancora state montate dalla società Hydrogest, vincitrice dell'appalto nel 2003 senza aver poi mai ricevuto, come da accordi con l'ex struttura direttiva del Commissariato per la bonifica e la tutela delle acque, i proventi della quota per la depurazione che i cittadini hanno pagato ai comuni;
inoltre lo scorso 25 aprile 2009 lo stesso Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato un'intervista in cui il direttore generale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Campania (ARPAC), Luciano Capobianco, afferma: «Tutti i depuratori della regione, ad eccezione di quelli del Sarno, non sono adeguati. Ciò significa che anche se gli impianti funzionassero a regime, in ogni caso non sarebbero in grado di rispettare l'insieme dei parametri previsti dalla legge. L'ARPAC controlla con regolarità gli scarichi (gli ultimi rilevamenti risalgono a circa venti giorni fa) e provvede a segnalare alla regione, alla provincia e al concessionario le anomalie rilevate. I dati vengono trasmessi anche alla Procura della Repubblica quando assumono una rilevanza penale, è il caso di Marcianise dove di recente abbiamo rilevato la presenza di zinco. Nonostante questo, devo dire che a mio avviso la situazione non è assolutamente migliorata. Anzi, con il passare del tempo gli impianti diventano sempre più obsoleti e quindi le cose peggiorano. Naturalmente non sono in grado di dire cosa è stato fatto in dettaglio, ma la mia impressione è che non siano stati effettuati gli interventi necessari. Anche se non sta a me chiarire il perché della situazione nella quale ci troviamo»;
il caso di Villa Literno e le affermazioni del direttore generale dell'ARPAC hanno suscitato un comprensibile clamore perché la situazione dei depuratori campani è perfino peggiorata rispetto a un recente passato nel quale la stessa ARPAC aveva già evidenziato un grave e generalizzato inquinamento conseguente al mancato funzionamento della depurazione;
a quanto denunciato da Capobianco sul malfunzionamento generale dei depuratori si aggiunge inoltre il fatto che in Campania alcuni di quelli realizzati per la depurazione delle acque civili vengono utilizzati anche per la depurazione di acque industriali, con la conseguenza che le acque reflue contengono alti tassi di materiali minerali inquinanti;
tutto ciò è la cartina di tornasole di alcune specifiche situazioni, nel territorio campano, di particolare gravità come quella dell'Irpinia dove già due anni fa, come denunciato nel 2007 con l'interrogazione n. 4-05021, su 119 comuni erano ben 60 quelli che non disponevano di alcun impianto di depurazione oppure usufruivano di depuratori irregolari e fondamentalmente inquinanti, mentre non era mai stata attivata la procedura di gara per l'individuazione del gestore e i cittadini continuavano a pagare nella bolletta la quota fissa dovuta per usufruire di servizi in realtà inesistenti, come poi avvenuto anche nella vicenda di Villa Literno -:
se il Governo disponga di elementi con riguardo a quanto riportato in premessa e quali siano i risultati della lunga gestione commissariale se come dichiarato del direttore generale dell'ARPA, «tutti i depuratori della regione, ad eccezione di quelli del Sarno non sono adeguati» e quali iniziative di competenza intenda assumere in proposito. (5-01460)