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Atto a cui si riferisce:
C.2213 Istituzione in Frosinone di una sezione distaccata della corte d'appello di Roma e della corte di assise d'appello di Roma



XVI LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2213


 

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PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa del deputato IANNARILLI
Istituzione in Frosinone di una sezione distaccata della corte d'appello di Roma e della corte di assise d'appello di Roma
Presentata il 16 febbraio 2009


      

Onorevoli Colleghi! - Istituire in Frosinone una sezione distaccata della corte d'appello di Roma è stato un problema sempre avvertito dai parlamentari delle precedenti legislature.
      Nel corso della V e della VI legislatura, per iniziativa del senatore Lisi, della VII, per iniziativa dei senatori Schietroma e Minnocci, della VIII, per iniziativa dei senatori Schietroma e D'Agostini, della IX, per iniziativa dei senatori Schietroma, Vassalli e D'Agostini, erano stati presentati progetti di legge al riguardo, che non sono stati presi in esame per lo scioglimento anticipato del Parlamento. Anche nella XIII legislatura erano stati presentate progetti di legge in merito dagli onorevoli Schietroma, Alveti, Casinelli, Michelangeli e Testa e dal senatore Diana. Nella XIV legislatura analoghi progetti di legge erano stati presentati dall'onorevole Perlini e dai senatori Tofani e Cutrufo. Infine, nella XV legislatura, sono stati presentati simili progetti di legge dagli onorevoli Picano ed altri e dai senatori Tofani e Cutrufo.
      Nel corso della XIV legislatura la Commissione Giustizia del Senato della Repubblica aveva individuato in Frosinone la sede ideale per una sezione distaccata della corte d'appello di Roma. Tale indicazione era stata confermata anche dal parere reso l'8 novembre 2005 dalla VI Commissione del Consiglio superiore della magistratura, la quale tra l'altro aveva ritenuto che: «La localizzazione della istituenda sezione distaccata di corte di appello con sede in Frosinone, territorialmente competente in ordine ai procedimenti di secondo grado provenienti dai
 

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circondari di Cassino, Frosinone, Latina, Tivoli e Velletri risponde a criteri di maggiore razionalità ed efficienza rispetto a qualsiasi altra scelta alternativa: tale capoluogo risulta infatti contraddistinto da un'innegabile centralità topografica il cui raggiungimento risulta ulteriormente agevolato dall'esistenza di specifici collegamenti autostradali e ferroviari proprio con le sedi di Cassino (a Sud) e di Velletri e Tivoli (a Nord), nonché con quella di Latina attraverso la strada statale dei Monti Lepini».
      Il senatore Lisi, nella relazione di accompagnamento al suo progetto di legge, evidenziava il contenuto del resoconto stenografico della 791a seduta pubblica (IV legislatura) del Senato della Repubblica, tenutasi martedì 27 febbraio 1968, nella quale l'onorevole Reale, all'epoca Ministro di grazia e giustizia, intervenendo sul disegno di legge, già approvato dalla Camera dei deputati, recante «Istituzione in Salerno di una sezione distaccata della corte d'appello di Napoli», tra l'altro, affermava testualmente: «Devo dire che a proposito di questo distacco uno degli elementi di giudizio che ha consentito al Governo di non osteggiare la volontà espressa in Parlamento, alla Camera prima e adesso al Senato, di istituire questa sezione è costituito da questo fatto e cioè che tale sezione viene distaccata da una corte d'appello assai oberata di lavoro, sicché il pericolo che può esserci in questa germinazione di nuove sedi giudiziarie e cioè di una utilizzazione non completa del personale giudicante e di quello ausiliario, per queste sedi che vengono distaccate da altre di grandissimo lavoro, non esiste».
      Orbene, le ragioni e i motivi indicati dal Ministro di grazia e giustizia in quella seduta del Senato della Repubblica sussistevano allora (sosteneva il senatore Lisi) e sussistono tuttora (sostiene il proponente) più macroscopici, più numerosi e più validi con riferimento alla corte d'appello di Roma e sono alla base della presente iniziativa legislativa.
      Peraltro, l'approvazione di questa proposta di legge decongestionerebbe notevolmente il lavoro presso la corte d'appello di Roma, che attualmente ha dimensione regionale. La capitale, del resto, è notoriamente caratterizzata da difficoltà di accesso, da code interminabili e da una densità di affari tale da produrre soltanto inefficienze e disfunzioni.
      L'enorme carico giudiziario di Roma, capitale e maggiore centro metropolitano del Paese, rende indispensabile istituire in Frosinone una sede distaccata della corte d'appello di Roma che si potrebbe denominare «del Lazio sud» e che dovrebbe comprendere i circondari dei tribunali di Frosinone, Cassino, Latina, Tivoli e Velletri.
      L'attuale configurazione degli uffici giudiziari del Lazio e la localizzazione in Roma dell'unica sede di corte d'appello dell'intera regione Lazio comportano, infatti, incongruenze e discrasie notevoli. Del resto, già nell'ambito della giustizia amministrativa, questo dato di base ha indotto, a suo tempo, il Parlamento a istituire in Latina una sede distaccata del tribunale amministrativo regionale del Lazio. Va ricordato che, in tale occasione, la sede di Latina fu prescelta anche nella prospettiva di fissare poi a Frosinone l'istituenda sede distaccata della corte d'appello, secondo un criterio di decentramento il più razionale possibile, tendente cioè a evitare un concentramento eccessivo dell'utenza giudiziaria in uno stesso capoluogo di provincia.
      Peraltro, trattandosi di una nuova sede giudiziaria in materia di giustizia ordinaria, è comunque indiscutibile che Frosinone debba essere preferita come sede alla sezione distaccata della corte d'appello e ciò per ragioni evidenti di praticità e di opportunità, essendo Frosinone, rispetto alle altre province del Lazio (all'infuori di Roma), l'unica provincia ad avere due tribunali (Frosinone e Cassino). Non a caso il consiglio regionale del Lazio, con la deliberazione n. 227 del 19 giugno 1991, assunta all'unanimità dei presenti, aveva approvato la proposta regionale di legge nazionale concernente, appunto, la «Istituzione in Frosinone di una sezione distaccata della corte d'appello di Roma». Ma anche questa proposta di legge non venne esaminata
 

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dal Parlamento nazionale per lo scioglimento anticipato delle Camere avvenuto nei primi mesi del 1992. Rimane però assolutamente inalterata l'importanza dell'atto deliberativo della regione Lazio che costituisce, infatti, una manifestazione di volontà (per di più unanime) da parte della massima assemblea regionale in favore del decentramento in Frosinone di una sezione della corte d'appello di Roma.
      Va ricordato anche che già nella deliberazione regionale si sottolineava l'importante dato costituito dal fatto «che sono in corso i lavori di costruzione del nuovo palazzo di giustizia in Frosinone, progettato anche per ospitare la sezione distaccata della corte d'appello di Roma».
      Il nuovo palazzo di giustizia di Frosinone, ormai da tempo in funzione, sorge fuori del centro abitato sulla strada statale Monti Lepini che collega Frosinone con Latina, in una zona peraltro molto vicina al casello autostradale di Frosinone, cosa che facilita ulteriormente l'accesso anche degli utenti della giustizia provenienti da Cassino, Tivoli e Velletri.
      D'altra parte, gli utenti della giustizia del circondario del tribunale di Velletri già da anni frequentano gli uffici giudiziari di Frosinone, essendo tuttora assegnato alla giurisdizione della corte di assise di Frosinone il territorio ricompreso nel circondario del tribunale di Velletri.
      Tutto ciò spiega ancora più la davvero significativa indicazione in favore di Frosinone da parte del consiglio regionale del Lazio, oltre ai ripetuti (e in certa misura naturali) pronunciamenti dei consigli degli ordini forensi di Frosinone e di Cassino nonché delle amministrazioni provinciale e comunale di Frosinone.
      D'altronde, la centralità funzionale e topografica di Frosinone, rispetto alle altre province periferiche del Lazio, è stata anche sanzionata formalmente dal Ministero dell'interno che ha scelto Frosinone quale sede della circoscrizione elettorale Lazio 2, con competenza sulle province di Latina, Rieti e Viterbo.
      Rispetto all'immediato dopoguerra, allorquando la provincia di Frosinone vedeva diminuire gradualmente la sua popolazione a causa dell'emigrazione di tante persone (soprattutto le più giovani) che non avevano possibilità di vita in un territorio depresso, la cui economia si fondava solo su un'agricoltura scarsamente remunerativa, anche perché praticata in zone collinari e montane, da oltre un ventennio, per le notevoli infrastrutture realizzate, vi è un rovesciamento di tale tendenza a seguito degli insediamenti industriali lungo l'Autostrada del sole (da Anagni a Cassino) di cui si ricordano solamente alcuni dei più consistenti: FIAT, Agusta, Klopman, Henkel, Lepetit, Bristol Myerz Squibb, Abb Sace, Videocolor. Favoriscono tale sviluppo economico della provincia, come già ricordato, numerose infrastrutture: autostrade e superstrade; area di sviluppo industriale; servizi sociali (case per lavoratori, ospedali eccetera); aumento degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e universitaria (università di Cassino). Tutto ciò ha già contribuito e contribuirà ancora di più a far aumentare notevolmente gli affari civili e penali: conseguentemente saranno sempre più accentuati i già esistenti ed evidenziati disagi nell'amministrazione della giustizia presso la corte d'appello di Roma; e ciò vale ancora più a giustificare la presente proposta di legge.
      L'accorpamento dei circondari di Frosinone, Cassino, Latina, Tivoli e Velletri nell'istituenda sede distaccata può realizzare un vero ed efficace decentramento della giustizia nel Lazio, decongestionando sensibilmente l'area metropolitana di Roma che ne ha urgente e palpabile bisogno.
      Si tratta di aree confinanti e largamente omogenee per tradizioni, storia, cultura e affinità anche sociali: cosicché potrà prendere corpo l'idea di una «sede distaccata del Lazio sud» che è largamente attesa dagli operatori del diritto della relativa area.
      Un'ultima questione va affrontata e risolta. Si è accennato al fatto che attualmente il territorio ricompreso nel circondario del tribunale di Velletri rientra nella giurisdizione della corte di assise di Frosinone. A questo riguardo, però, si ritiene
 

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che esigenze di razionalità, decentramento e migliore funzionalità consiglino anche la contestuale istituzione della corte di assise a Velletri, con giurisdizione sul territorio attualmente ricompreso nel circondario del tribunale di Velletri.
      Per evidenti ragioni di razionalità organizzativa deve essere istituita anche la corte di assise di Tivoli, con giurisdizione sul territorio attualmente ricompreso nel circondario del tribunale di Tivoli.
      Le istituende corti di assise di Tivoli e di Velletri costituiranno, unitamente alle corti di assise di Frosinone, Cassino e Latina, la circoscrizione dell'istituenda sezione distaccata in Frosinone della corte d'appello di Roma in funzione di corte di assise d'appello.
 

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PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.

      1. È istituita in Frosinone una sezione distaccata della corte d'appello di Roma, con giurisdizione sui circondari dei tribunali di Frosinone, Cassino, Latina, Tivoli e Velletri.

Art. 2.

      1. È istituita in Frosinone una sezione distaccata della corte di assise d'appello di Roma, nella cui circoscrizione sono comprese le corti di assise di Frosinone, Cassino, Latina e le corti di assise di Tivoli e Velletri, che sono contestualmente istituite con giurisdizione sul territorio attualmente ricompreso, rispettivamente, nel circondario del tribunale di Tivoli e nel circondario del tribunale di Velletri.

Art. 3.

      1. Il Ministro della giustizia, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è autorizzato a rivedere, con proprio decreto, le piante organiche degli uffici, determinando la consistenza del personale necessario al funzionamento degli uffici giudiziari di cui agli articoli 1 e 2.
      2. Entro il termine di cui al comma 1 del presente articolo, il Ministro della giustizia stabilisce la data di inizio del funzionamento degli uffici giudiziari di cui agli articoli 1 e 2.

Art. 4.

      1. Alla data di inizio del funzionamento degli uffici giudiziari di cui agli articoli 1 e 2, gli affari civili e penali

 

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pendenti davanti alla corte d'appello e alla corte di assise d'appello di Roma rientranti, ai sensi della presente legge, nella competenza per territorio, rispettivamente, della sezione distaccata della corte d'appello di Roma con sede in Frosinone e della sezione distaccata della corte di assise d'appello di Roma con sede in Frosinone sono devoluti alla cognizione di tali uffici.
      2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica alle cause civili rimesse al collegio ai sensi dell'articolo 352 del codice di procedura civile, ai procedimenti penali nei quali il decreto di citazione è stato notificato a tutte le parti, nonché agli affari di ordinaria giurisdizione già in corso alla data di inizio del funzionamento degli uffici giudiziari di cui agli articoli 1 e 2, stabilita ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della presente legge.
      3. Alla data di inizio del funzionamento dell'istituenda corte di assise di Velletri, gli affari penali pendenti davanti alla corte di assise di Frosinone rientranti, ai sensi della presente legge, nella competenza per territorio della corte di assise di Velletri sono devoluti alla cognizione di tale ufficio.
      4. Alla data di inizio del funzionamento dell'istituenda corte di assise di Tivoli, gli affari penali pendenti davanti alla corte di assise di Roma rientranti, ai sensi della presente legge, nella competenza per territorio della corte di assise di Tivoli, sono devoluti alla cognizione di tale ufficio.
      5. Le disposizioni dei commi 3 e 4 non si applicano ai procedimenti penali nei quali il decreto di citazione è stato notificato a tutte le parti.