• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01209/009 preso atto che il Governo non ha provveduto in alcun modo ad adottare interventi di miglioramento del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, anche al fine di migliorare la...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1209/9 presentato da FELICE BELISARIO
mercoledì 10 dicembre 2008, seduta n.112

«Il Senato,
preso atto che il Governo non ha provveduto in alcun modo ad adottare interventi di miglioramento del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, anche al fine di migliorare la distribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale, quando l'unica vera leva a disposizione del Governo sarebbe proprio quella di intervenire a sostegno dei consumi;
considerato che le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, rivedendo la scelta di concentrare tutta l'azione economico-finanziaria del Governo nel decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, di coraggiosi interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è: non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tantomeno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi ICI;
rilevato criticamente il contenuto dell'articolo 2, commi 25 e 26, dell'atto Senato n. 1209, laddove dispongono il trasferimento degli oneri relativi a disposizioni di carattere assistenziale dal bilancio dello Stato a quello dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), caricandone i costi sulla gestione previdenziale dell'ente, così compromettendo il principi consolidato inerente alla separazione tra previdenza e assistenza. Quest'ultima compito dell'intera collettività, attraverso la fiscalità generale, e non solo a carico del lavoro dipendente e del sistema delle imprese;
rilevata l'assenza di alcun intervento finalizzato al sostegno e all'adeguamento delle pensioni spettanti ai ciechi totali e ai ciechi parziali,
impegna il Governo:
ad adottare adeguati interventi legislativi al fine di provvedere all'incremento dell'importo della pensione spettante ai ciechi totali e ai ciechi parziali, con un residuo visivo non superiore a un ventesimo, pari al 10 per cento dell'importo attuale (euro 266,83 e 246,73) suddiviso in tre tranche di pari importo per il triennio 2009-2011».
(numerazione resoconto Senato G2.107)
(9/1209/9)
BELISARIO, CARLINO, MASCITELLI, LANNUTTI, GIAMBRONE, ASTORE, BUGNANO, CAFORIO, DE TONI, DI NARDO, LI GOTTI, PARDI, PEDICA, RUSSO