Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/00399
RUBINATO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da notizie diffuse dagli organi di stampa locale, in particolare da un articolo del Corriere Veneto...
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata venerdì 5 dicembre 2008
nell'allegato B della seduta n. 099
All'Interrogazione 4-00399 presentata da
SIMONETTA RUBINATO
Risposta. - L'eventuale costruzione di un centro di identificazione ed espulsione nell'area dell'ex base dell'aeronautica di Ca' Tron, in provincia di Treviso, va considerata nel più generale contesto dell'attuale congiuntura dei fenomeni migratori verso il nostro Paese.
Infatti, lo straordinario intensificarsi dei flussi di immigrazione clandestina, di cui la manifestazione più evidente è rappresentata dagli sbarchi lungo le coste delle regioni meridionali, rende sempre più urgente l'adeguamento delle strutture di trattenimento degli stranieri da espellere alle dimensioni e all'entità del fenomeno in atto.
Alla data del 9 ottobre scorso, gli stranieri sbarcati sono stati 27.417 mentre nel corrispondente periodo del 2007 erano stati 17.264, con un incremento di 10.153 unità, pari a circa il 59 per cento.
Per assicurare la funzionalità delle procedure di espulsione e garantire il ritorno nei Paesi d'origine o il transito degli stranieri in posizione irregolare, è stato avviato un piano straordinario di ampliamento della ricettività dei centri di identificazione ed espulsione esistenti.
Una prima proposta in tal senso è contenuta nel disegno di legge recante «Disposizioni in materia di sicurezza pubblica» (atto Senato 733), in corso di esame al Senato, dove in relazione al prolungamento del periodo massimo di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione, si prevedono nuove costruzioni e ristrutturazioni dei centri già esistenti, per la realizzazione di 4.640 posti.
Tuttavia, in considerazione dei tempi necessari all'esame e all'approvazione del disegno di legge, nell'ambito del decreto-legge n. 151, del 2 ottobre 2008, recante «Misure urgenti in materia di prevenzione e accertamento di reati, di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina», è stata inserita una disposizione che consente di procedere immediatamente alla individuazione e realizzazione di nuovi centri di identificazione ed espulsione.
Quanto alle sedi ove sorgeranno le nuove strutture ed anche nell'ottica di pervenire ad una più omogenea distribuzione delle stesse, è stata avviata una intensa attività di studio e di ricerca, con una prima valutazione sulla idoneità degli immobili, delle aree libere o con fabbricati, indicati dall'Agenzia del Demanio, nell'ambito delle regioni nelle quali non sono, al momento, operativi centri di identificazione e di espulsione.
Le caratteristiche dei siti sono oggetto della massima attenzione e considerazione. I sopralluoghi effettuati, infatti, sono stati finalizzati a verificare la piena idoneità dei luoghi, sulla base di una approfondita valutazione delle loro caratteristiche, o della presenza di eventuali vincoli di natura archeologica o paesaggistica, nonché della attuale destinazione d'uso degli stessi.
Il Ministro dell'interno: Roberto Maroni.