Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
S.0/01210/002/ ... in sede di esame dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno 2009,
premesso che:
con riguardo agli stanziamenti per il 2009 lo stato di...
Atto Senato
Ordine del Giorno 0/1210/2/07 presentato da MARIAPIA GARAVAGLIA
martedì 25 novembre 2008, seduta n. 051
La 7 Commissione permanente del Senato,
in sede di esame dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno 2009,
premesso che:
con riguardo agli stanziamenti per il 2009 lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sconta le riduzioni delle autorizzazioni di spesa operate con il decreto-legge n. 93 del 2008 (cosiddetto "decreto ICI"), nonché quelle previste dall'articolo 60 del decreto-legge n. 112 del 2008 (cosiddetta manovra d'estate);
lo stanziamento complessivo per la missione Istruzione universitaria è pari a 8.549,3 milioni di euro (pari al 15,4 per cento dello stanziamento del Ministero), con una riduzione di ben 133,5 milioni di euro (-1,5 per cento) rispetto al bilancio 2008 (la Nota di variazione riporta una variazione positiva di 3,7 milioni di euro);
nell'ambito della missione:
a) il programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, con uno stanziamento in conto competenza pari a 184,2 milioni di euro, subisce una riduzione del 26,1 per cento rispetto al bilancio 2008 (pari a 65,1 milioni di euro);
b) il programma Istituti di alta cultura, con uno stanziamento in conto competenza pari a 409,9 milioni di euro subisce una riduzione del 4,7 per cento rispetto al bilancio 2008 (pari a 20,2 milioni);
c) il programma Sistema universitario e formazione post-universitaria, con uno stanziamento in conto competenza pari a 7.955,2 milioni di euro, subisce una riduzione dello 0,6 per cento rispetto al bilancio 2008 (pari a 48,3 milioni di euro);
nell'ambito del programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, il Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO), con 6.933,6 milioni di euro, è stato incrementato di 67,9 milioni di euro rispetto al 2008, ben poca cosa rispetto all'insostenibile decurtazione di 1,4 miliardi di euro entro il 2013, prevista dall'articolo 66 del decreto-legge n. 112 del 2008;
il Fondo di finanziamento ordinario delle università (FFO), in attuazione dell'articolo 66, comma 13, del decreto-legge n. 112 del 2008, è stato infatti ridotto di 63,5 milioni per il 2009, di 190 milioni di euro per il 2010, di 316 milioni per il 2011, di 417 milioni per il 2012 e di 455 milioni a partire dal 2013, per un totale di 1,4 miliardi di euro in un quinquennio;
sempre nell'ambito del programma Diritto allo studio nell'istruzione universitaria, anche lo stanziamento previsto per le borse di studio post laurea, con 160,6 milioni di euro, registra una riduzione di 23,2 milioni di euro rispetto al 2008;
il Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario, con 63,8 milioni di euro, è ridotto di 28,4 milioni di euro rispetto al 2008;
lo stanziamento per i contributi alle università e agli istituti superiori non statali, con 88,4 milioni di euro, subisce una riduzione di 40,1 milioni di euro rispetto al bilancio 2008;
il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti, con 67,4 milioni di euro, è ridotto di 9,7 milioni di euro rispetto al bilancio 2008;
il Fondo per l'edilizia universitaria, con 3,9 milioni di euro, registra una riduzione di 11,1 milioni di euro rispetto al bilancio 2008;
in linea con le precedenti disposizioni normative (la cosiddetta manovra d'estate ed il cosiddetta decreto taglia-ICI) che hanno introdotto drastici tagli al sistema scolastico ed al sistema universitario, il disegno di legge di bilancio per il 2009 continua a penalizzare il sistema universitario e l'istruzione universitaria, già duramente colpiti;
impegna il Governo:
a reperire le risorse necessarie per evitare che in un settore fondamentale per la crescita del Paese, qual è quello dell'università, i tagli effettuati producano dissesto ed una situazione economica insostenibile soprattutto a partire dal 2010;
ad adottare iniziative concrete per modernizzare e non penalizzare le università italiane, esaltando la loro autonomia finanziaria, introducendo forme sistematiche di valutazione efficace dell'utilizzo di risorse, incentivi e disincentivi, nonché aumentando la competizione tra gli atenei nella consapevolezza che l'università deve essere un motore essenziale della mobilità sociale e della crescita.
(0/1210/2/7)
MARIAPIA GARAVAGLIA, RUSCONI, CERUTI, VITA, VITTORIA FRANCO, BASTICO, MARCUCCI, ANNA MARIA SERAFINI, SOLIANI, VERONESI, ZAVOLI