• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte

Atto a cui si riferisce:
C.4/00402 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del...




Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00402
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
mercoledì 18 giugno 2008 nella seduta n.019

SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:

i fatti di cronaca riportati dai giornali in questi ultimi mesi riguardo allo scandalo rifiuti in Campania non coinvolgono solo questa regione;

per troppo tempo è rimasta nell'ombra anche la questione dei rifiuti nelle altre regioni;

secondo il rapporto di «Legambiente» sulle ecomafie, ogni anno vengono commessi 83 reati contro l'ambiente: la Campania occupa il primo posto nella classifica dell'illegalità ambientale, ma Calabria, Puglia, Lazio e Sicilia non sono da meno;

il problema non riguarda solo lo smaltimento dei rifiuti in sé ma le modalità illecite;

un'inchiesta del settimanale l'Espresso e di altri quotidiani quali Repubblica, Centonove ed altri, ha messo in evidenza come il percolato, il liquido che trae prevalentemente origine dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi, sia sparso deliberatamente nei corsi d'acqua e lungo le strade;

dall'inchiesta, partita dalla Procura di Napoli, si evince come i camion non perdessero liquido per errore o fatalità, ma lo scaricassero appositamente nei corsi d'acqua, nelle fogne, o addirittura lungo le strade, nei campi, penetrando nel terreno e nelle acque;

lo smaltimento del percolato infatti necessita di una serie di operazioni di captazione e di trattamento da effettuarsi presso la stessa discarica, o il trasporto presso altri impianti adibiti ad hoc;

anche nella discarica di Mazzarrà Sant'Andrea - Messina, accade quanto già registrato a Napoli, dalla magistratura;

lungo la strada che porta dalla discarica alla Strada Statale 113 Messina-Palermo invero, i camion che dovrebbero trasportare parte del percolato dichiarato in siti adibiti allo smaltimento, lo disperdono sul territorio;

va infatti tenuto in conto che il terreno su cui sorge la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea è a base sabbiosa. In tali casi la legge prescriverebbe il rivestimento del terreno con speciali guaine o sacche di raccolta al fine di evitare la dispersione del percolato nel suolo sottostante;

dato il surplus di rifiuti che occupano attualmente la discarica in questione, pari a circa un milione di metri cubi, a fronte di una capienza massima prevista di quattrocentomila metri cubi, le sacche utilizzate non riescono però a far fronte alla eccessiva quantità di percolato formatasi nel tempo;

il risultato è dunque la dispersione del percolato presente nel sito nell'ambiente circostante, attraverso l'infiltrazione nel suolo e, conseguentemente, nelle falde acquifere;

danneggiati da tutto ciò, le popolazioni di Tonnarella, Furnari, Terme Vigliatore, Acquitta, San Biagio e tutti i Comuni limitrofi;

a tutto questo si aggiunge l'olezzo del percolato e la conseguente formazione di biogas che, non convogliato completamente nelle torce di combustione, si disperde per via aerea nell'ambiente, incidendo significativamente sulle malattie dell'apparato respiratorio, comportando patologie di tipo degenerativo;

risulterebbe che anche la «SMEB-Cantieri Navali» di Messina, abbia smaltito i propri scarti altamente tossici, presso la stessa discarica;

nonostante ciò, si discute di un assurdo, dannoso, quanto inopportuno ampliamento della superficie della discarica al fine di contenere una quantità superiore al milione di metri cubi di rifiuti che, attualmente depositati in maniera irregolare, costituiscono un gravissimo pericolo per la salute dei cittadini e per l'ambiente;

notizia recentissima degli ultimi giorni, vuole poi un andirivieni notturno, di T.I.R. carichi di rifiuti provenienti dalla Campania e contenenti, presumibilmente, sostanze tossiche e radioattive -:

se risulti che, attraverso il comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente, siano stati accertati episodi quali quelli descritti in premessa o se siano stati effettuati o si intendano effettuare controlli relativi alla situazione della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea. (4-00402)