Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/00449
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso...
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata lunedì 24 novembre 2008
nell'allegato B della seduta n. 091
All'Interrogazione 4-00449 presentata da
ISABELLA BERTOLINI
Risposta. - Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche sulla base dei dati forniti dal ministero dell'interno.
La catena di negozi operanti in franchising sotto la denominazione «Alkemico» è presente nelle città di Bologna, Latina, Milano, Riccione, Rimini, Urbino e Trieste.
Il marchio «Alkemico» e la catena commerciale vengono gestiti dalla «International Brand Agency» (IBA), con sede nella Repubblica di San Marino, ove è ubicato un magazzino centrale.
I negozi in questione, noti anche come smart-shops (presenti in diverse nazioni europee da circa quindici anni), vendono sostanze non contemplate dalle Tabelle di cui agli articoli, 13 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, che proibiscono l'uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope.
Detti esercizi possiedono un tipico assortimento di prodotti, in genere di origine vegetale, che, seppur non soggetti a controllo di legge, per le loro proprietà psicoattive risultano in grado di produrre effetti stimolanti simili a quelli della cocaina: fra essi l'amanita muscaria (contenente i principi attivi muscimolo, acido ibotenico e muscazone), la calea (contenente il principio attivo calassina) ed il kratom (contenente il principio attivo mitraginina).
Vengono altresì commercializzati dei prodotti, definiti in gergo poppers, che, se inalati, producono un notevole effetto vasodilatatore (c.d. «flash energizzante») e sono in vendita anche supporti del tipo «narghilè» ed alcuni tipi di pipa utilizzati per fumare derivati della cannabis.
Nei confronti degli esercizi commerciali «Alkernico» sono state effettuate numerose verifiche a Bologna, Rimini e Riccione, dove peraltro non sono state rilevate irregolarità di tipo penale o amministrativo.
La merce in vendita è costituita da abbigliamento, oggettistica da arredo, bevande energetiche ed integratori alimentari, kit per la coltivazione in casa di piante, semi da collezione, spore da collezione, kit per il fumo, kit «da sniffo», bilancini di precisione, profumatori d'ambiente e libri.
Durante i controlli sono stati prelevati vari campioni di prodotti posti in vendita, per i quali il già citato ministero ha comunicato che è in attesa di conoscere gli esiti analitici da parte del consulente tecnico nominato dall'Autorità giudiziaria.
Allo stato, oltre alla verifica dell'eventuale presenza di principi attivi o di sostanze incluse nelle tabelle di cui al decreto del Presidente della repubblica n. 309/90, è in corso la verifica della regolarità della vendita dei preparati rispetto alle norme dettate dal decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 «Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229».
Presso i punti vendita di Rimini e Riccione sono state cautelativamente sequestrate alcune decine di poppers (24 confezioni contenenti nitrito di isoamile 98 per cento e 33 confezioni contenenti nitrito di isopropile 98 per cento) ed è stato prelevato un campione contenente nitrito di isopropile, destinato ad analisi chimiche e tossicologiche.
Ulteriori accertamenti sono in corso presso le sedi produttive dei prodotti commercializzati all'intenso dei citati punti vendita, ubicate a Torino, Milano, Cremona e Treviso.
A seguito dei controlli effettuati presso il negozio «Alkemico» di Latina, il titolare dell'esercizio è stato deferito all'autorità giudiziaria per aver posto in vendita fertilizzanti privi delle indicazioni sulla loro pericolosità e sui quali sono in corso accertamenti al fine di individuare il fabbricante e/o l'importatore in ambito comunitario.
In esito all'ispezione effettuata dalla squadra mobile e da personale della Polizia scientifica presso l'esercizio «Alkemico» di Milano, sono state sequestrate confezioni di prodotti cosmetici e di altri prodotti, privi nell'etichetta delle necessarie indicazioni in lingua italiana o con indicazioni fuorvianti sull'uso e sulle finalità dei prodotti.
Peraltro, nessun reato è stato contestato al titolare del negozio, in quanto non è stata rilevata la presenza di sostanze stupefacenti o psicotrope; la merce posta in vendita risultava legale e commerciabile.
Per quanto riguarda il negozio «Alkemico Wonder Shop» di Trieste, in data 11 aprile 2008, il Nucleo NAS di Udine ha eseguito, congiuntamente con personale dell'Azienda sanitaria locale, un'ispezione igienico, sanitaria.
Il controllo, disposto dalla competente procura della Repubblica, a seguito della intossicazione subita da un cliente che aveva ingerito funghi del tipo «Amanita Muscaria», ha evidenziato che erano in vendita, oltre a pacchettini di plastica contenenti la suddetta sostanza, anche bustine di thé con illustrazioni di sporofore appartenenti alla stessa specie e confezioni riportanti l'indicazione «cannabis tea fly».
La merce rinvenuta è stata sequestrata, il titolare dell'esercizio è stato segnalato all'autorità giudiziaria in quanto ritenuto responsabile di commercio di sostanze alimentari nocive e di detenzione, per la vendita, di sostanze alimentari nocive.
Relativamente al sito internet www.alkemico.com, esso risulta di proprietà della «International Brand Agency» (IBA); la registrazione dell'indirizzo web è stata effettuata tramite la società americana «GoDaddy.com», mentre la società «PianetaItalia.com» S.r.l. di Rimini è incaricata della manutenzione del sito.
Nell'ambito della attività istituzionale di prevenzione e repressione dei reati perpetrati sulla rete internet, il Servizio di polizia postale e delle comunicazioni effettua un continuo monitoraggio e coordinamento delle attività investigative in materia di traffico di sostanze stupefacenti, nonché di vendita di semi e attrezzature per la coltivazione di cannabis e/o marijuana nel territorio italiano.
È emerso, infatti, che esistono diversi siti web (registrati in paesi stranieri, prevalentemente in Olanda e in altri Stati del nord Europa, alcuni con traduzione in lingua italiana), per la vendita on-line di semi di cannabis e di altre piante, nonché delle attrezzature necessarie per la relativa coltivazione.
Per il sito già citato, il ministero dell'interno ha segnalato che sono tuttora in corso accertamenti finalizzati all'individuazione di elementi che possano configurare ipotesi di reato, commessi tramite la rete informatica.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali: Francesca Martini.