• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00124 Effetti nubifragio provincia di Parma




Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00124
presentata da
MARIA IDA GERMONTANI
martedì 8 luglio 2008 nella seduta n.032

GERMONTANI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

il giorno 7 giugno 2008 un violento nubifragio ha colpito la provincia di Parma: in particolare nel comune di Varano de Melegari la pioggia torrenziale ha fatto straripare il rio Raboni;

l'eccezionalità dell'evento calamitoso ha causato ingenti danni ad alcune abitazioni e ha provocato l'allagamento e l'interruzione della viabilità stradale in località Mulino di Vianino, Vianino, Rio Sanello e Case Bazzini;

mediante atto u.t.c. n. 125 dell'8 giugno 2008 è stata determinata la somma urgenza ed è stato disposto un intervento immediato per ripristinare la viabilità nelle aree colpite;

successivamente sono stati effettuati i dovuti sopralluoghi ed è stato constatato il danneggiamento delle infrastrutture e la necessità di messa in sicurezza delle stesse attraverso due fasi: la prima relativa al ripristino della sicurezza stradale e la seconda relativa alla risoluzione delle problematiche strutturali, realizzando una regimazione idraulica dei corsi d'acqua e quanto altro necessario per la messa in sicurezza del rio e il ripristino della sede stradale parzialmente franata;

come risulta dai rilevamenti ad opera delle autorità locali, i danni arrecati dal violento nubifragio sono ingenti. Nei centri colpiti dal maltempo per far fronte all'emergenza potrebbero perciò risultare necessarie risorse preliminarmente stimabili in non meno di 840.000 euro, di cui 22.369,44 euro per lavori di somma urgenza, già eseguiti all'indomani dell'alluvione; 40.000,00 euro per la prima fase di messa in sicurezza e 777.600 euro per la seconda fase di messa in sicurezza;

le località più danneggiate sono costituite da piccole comunità che non sono in grado, quindi, di provvedere per proprio conto al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per far fronte a danni così ingenti;

per la somma urgenza e per la prima fase di messa in sicurezza è stato chiesto un finanziamento, ai sensi del decreto legislativo n. 1010 del 1948, alla Regione Emilia-Romagna, Servizio di bacino degli affluenti del Po;

la Regione, in data 24 giugno 2008, ha chiesto lo "stato di calamità naturale",

l'interrogante chiede al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, di sapere:

quali urgenti interventi intendano adottare al fine di fronteggiare la situazione di emergenza nelle zone colpite: in particolare se ritengano opportuna la dichiarazione di "stato di calamità naturale";

se ritengano opportuno disporre un immediato monitoraggio idro-geologico ed ambientale delle zone colpite, al fine di scongiurare il ripetersi, anche in tempi brevi, di situazioni analoghe o peggiori rispetto agli eventi accaduti.

(3-00124)