• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00091 Procedure di alienazione del patrimonio disponibile dell'Ordine mauriziano




Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00091
presentata da
TERESIO DELFINO
martedì 15 luglio 2008 nella seduta n.035

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:

in data 23 settembre 2003, il Commissario Straordinario, Prefetto Anna M. D'Ascenzo, adottava la deliberazione n. 585/2003, con la quale veniva disposta la vendita dell'intero patrimonio disponibile dell'Ordine Mauriziano e si stabiliva di vendere a trattativa privata tutti gli immobili urbani ed agrari, gravati da vincolo locatizio efficace, al valore di mercato dell'immobile libero, come stimato dall'Ufficio Patrimoniale dell'Ordine Mauriziano, previa convalida della stima da parte dell'Agenzia del Territorio;

in data 21 gennaio 2005 veniva convertito in legge il decreto 19 novembre 2004, n. 277, con il quale veniva costituita la Fondazione Ordine Mauriziano, a cui veniva trasferito il patrimonio immobiliare e mobiliare dell'Ente Ordine Mauriziano, con lo scopo di gestire il suddetto patrimonio e di operare per il risanamento del dissesto finanziario dell'Ente, anche mediante la dismissione dei beni del patrimonio disponibile;

sulla base di questa normativa e procedura la Fondazione Ordine Mauriziano ha provveduto ad alienare alcune cascine ai conduttori;

in data 29 novembre 2007 veniva convertito in legge il decreto 1 ottobre 2007, n. 159, e, all'articolo 30, veniva disposto il commissariamento della Fondazione Ordine Mauriziano, con nomina del nuovo Commissario a cui sono state attribuite l'attività di gestione e liquidazione, nel rispetto dei valori storico-culturali e secondo le norme del decreto-legge n. 277/2004;

vi è un diffuso allarme fra le numerosissime famiglie dirette coltivatrici, i cui rapporti di affittanza agraria con l'Ente Ordine Mauriziano sono in scadenza o lo saranno in tempi brevi, in quanto da dichiarazioni a più riprese ribadite dal Commissario e dai Vicecommissari, parrebbe non potersi riconoscere il diritto di prelazione spettante agli affittavoli, deludendo le aspettative delle suddette famiglie che si troverebbero senza alcuna attività e mezzo di sostentamento con l'ovvia conseguenza di tensioni sociali;

l'alienazione «in blocco», senza il riconoscimento ed il rispetto del diritto di prelazione, oltre che gravemente pregiudizievole per le famiglie dirette coltivatrici, pare altresì in aperto contrasto con le deliberazioni commissariali già assunte con il decreto n. 277 del 2004 costitutivo della Fondazione Ordine Mauriziano, nonché con il decreto n. 159 del 2007, nel testo modificato dalla legge di conversione, che prevede l'applicazione della disciplina in materia di prelazione e di riscatto agrari;

questo stato giuridico rischia di innescare una serie di contenziosi che, per la delicatezza e complessità della materia, creerebbero inevitabili lungaggini oltreché oneri aggiuntivi per la Fondazione Ordine Mauriziano;

da parte degli affittavoli è confermata la volontà all'acquisizione delle aziende da essi condotte, alle condizioni pregresse stabilite dall'Ente e convalidate dall'Agenzia del Territorio e per conseguenza, la Fondazione Ordine Mauriziano si troverebbe nella condizione di accelerare i tempi delle vendite degli immobili con l'immediato realizzo -:

quale sia, in dettaglio, la situazione riguardante il Piano di soddisfazione dei beni dell'Ordine Mauriziano;

se corrispondano al vero le notizie secondo cui il Commissario della Fondazione Ordine Mauriziano, Dott. Giovanni Zanetti, insieme ai due vicecommissari Avv. Cristiana Maccagno Benessia e Dott. Alessandro Braja, voglia procedere a breve termine all'alienazione «in blocco» di tutti i terreni agricoli di proprietà della Fondazione, affittati a famiglie dirette coltivatrici;

se, per le motivazioni su esposte, ritengano utile e necessario porre rimedio alle procedure di alienazione che paiono essere state messe in atto, anche con un'iniziativa legislativa urgente a tutto vantaggio del risanamento finanziario dell'Ente.

(2-00091)
«Delfino, Adornato, Bosi, Buttiglione, Capitanio Santolini, Cera, Cesa, Ciccanti, Ciocchetti, Compagnon, De Poli, Dionisi, Drago, Anna Teresa Formisano, Mannino, Naro, Occhiuto, Oppi, Pezzotta, Pionati, Pisacane, Poli, Rao, Romano, Ruggeri, Ruvolo, Tabacci, Nunzio Francesco Testa, Volontè, Zinzi».