• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/00949/141/ ... premesso che: il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/949/141/05 presentato da ALFONSO MASCITELLI
mercoledì 30 luglio 2008, seduta n. 036

La 5 Commissione,
premesso che:
il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate;
l'adozione di una strategia unitaria nella programmazione degli interventi e la flessibilità nell'allocazione delle risorse, che caratterizzano tale Fondo, consentono di impostare una politica nazionale regionale coerente con i princìpi e le regole di politica comunitaria;
la strategia resa possibile dal FAS permette, inoltre, di conseguire una maggiore capacità di spesa in conto capitale, condizione essenziale per soddisfare anche il principio di addizionalità, scaturito dagli impegni assunti dall'Italia con l'Unione europea;
il CIPE, con delibera del 21 dicembre 2007, ha definito la ripartizione finanziaria e le procedure di utilizzo del FAS (Fondo aree sottoutilizzate), stabilendo che l'utilizzo di tali fondi aggiuntivi avverrà attraverso la elaborazione di programmi con valenza 2007-2013, omologhi ai programmi attuativi delle politiche comunitarie;
l'impianto del decreto alla nostra attenzione conferma ciò che è già emerso negli ultimi anni con l'approvazione delle ultime leggi finanziarie, cioè la tendenza del Parlamento a decidere l'assegnazione delle risorse del FAS, che è invece dovrebbe essere di specifica competenza del CIPE;
questo comportamento contraddice la funzione del Fondo, che è quella di consentire una gestione unitaria e flessibile delle risorse, in relazione alla capacità effettiva di utilizzazione;
decisioni prese per legge, senza una visione precisa delle risorse effettivamente disponibili, tenuto conto anche di quelle già bloccate attraverso decisioni del CIPE riferite ad un arco di tempo pluriennale, ostacolano la programmazione finanziaria che attraverso le delibere del CIPE si tende a costruire;
definendo per le regioni meridionali una ripartizione delle risorse del FAS al di sotto dell'85 per cento, si inciderebbe negativamente sulle politiche di sviluppo e sui servizi sociali che le regioni del Sud realizzano non con risorse determinate da proprie entrate come accade in Lombardia o in Veneto, ma solo grazie al trasferimento di fondi stanziati dal Governo centrale e dall'Unione europea;
la legge 27 dicembre 2007, n. 296 ha disposto l'assegnazione di nuove risorse al Fondo e deciso di finanziare nuovi interventi per le aree sottoutilizzate, prevedendo altresì tagli di stanziamenti precedentemente previsti;
le regioni meridionali sono state già penalizzate dal Governo al fine di reperire la necessaria copertura finanziaria per le misure contenute nel decreto-legge n. 93 del 2008;
impegna il Governo,
a monitorare costantemente la ripartizione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate in favore delle regioni del Mezzogiorno ed in particolare a confermare che l'85 per cento di tali risorse venga effettivamente destinato alle aree meridionali come stabilito dall'articolo 6-bis del decreto 112.
(0/949/141/5)
MASCITELLI, LANNUTTI, ASTORE, GIAMBRONE, RUSSO, DI NARDO, CAFORIO, PEDICA, DE TONI, CARLINO