Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/01120 SIRAGUSA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il 29 luglio 2008 il Parlamento ha convertito in legge, con...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01120 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA
mercoledì 24 settembre 2008, seduta n.054
SIRAGUSA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il 29 luglio 2008 il Parlamento ha convertito in legge, con modificazioni il decreto-legge n. 97 del 2008 cosiddetto «mille proroghe»;
nella stessa data il Governo ha accolto l'ordine del giorno 9/1496/21 presentato dall'interrogante;
il comma 8 dell'articolo 4-bis eroga un contributo in conto capitale di 80 milioni di euro per i comuni delle aree individuate dall'obiettivo «Convergenza» del regolamento (CE) n. 1083/2006 con una popolazione superiore a 500.000 abitanti e rilevanti passività nei confronti delle società a partecipazione totalitaria affidatarie del servizio di gestione rifiuti ed igiene ambientale nel territorio comunale;
tale contributo è finalizzato a risanare un debito che il Comune di Palermo ha nei confronti della sua azienda partecipata di Igiene Ambientale (Amia);
l'Amia è passata, negli ultimi sei anni, da una gestione in attivo, capace di produrre utili, ad un deficit dichiarato di 186 milioni di euro nel 2006 e attualmente registra una perdita di 3,6 milioni di euro al mese;
l'Azienda, pur essendo una società in house, non si è mai assoggettata al controllo analogo previsto dalla normativa europea sulla concorrenza;
quanto descritto sopra ha avuto come conseguenza diretta una gestione amministrativa inefficace, poco trasparente e clientelare, che ha portato al disavanzo e che è costata ai cittadini di Palermo l'aumento del 75 per cento della TARSU, con la quale impropriamente viene coperto il servizio di manutenzione stradale affidato alla stessa azienda;
a fronte di tutto ciò si registra una vera e propria emergenza che vede la città di Palermo sommersa da quasi duemila tonnellate di rifiuti, cassonetti incendiati, cumuli di rifiuti a macchia di leopardo in tutti i quartieri e stato di agitazione degli addetti alla raccolta che non percepiscono lo stipendio;
da un articolo di stampa pubblicato il 18 settembre 2008 dal quotidiano la Repubblica, risulta che il Comune di Palermo non ha ancora incassato gli 80 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale impedendo all'amministrazione comunale di effettuare l'adeguamento, di 20 milioni di euro, del contratto di servizio stabilito nel bilancio di previsione;
i vertici dell'Amia e dell'Amministrazione Comunale sono responsabili del dissesto finanziario dell'azienda che ricade sulle spalle e sulle tasche dei cittadini palermitani. Gli stessi vertici dovrebbero gestire il risanamento dell'azienda con gli 80 milioni di euro del contributo contenuto nel decreto in oggetto -:
se corrisponda al vero che il contributo previsto dalla trasformazione in legge del cosiddetto decreto mille-proroghe non sia stato ancora erogato al Comune di Palermo;
in caso ciò corrispondesse al vero, quali siano i motivi del ritardo e quando intenda erogare gli 80 milioni di euro di contributo in conto capitale al Comune di Palermo;
se non ritenga altresì opportuno intervenire con opportuni controlli, anche in ottemperanza dell'impegno assunto con l'accoglimento dell'ordine del giorno 9/1496/21, per verificare la gestione trasparente dei fondi assegnati e l'efficacia di tale contributo in termini di eliminazione dei disservizi subiti dai cittadini.(4-01120)