Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/00241 Diffusione in Cina di latte contaminato da melamina
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-00241 presentata da FABIO RIZZI
mercoledì 24 settembre 2008, seduta n.059
RIZZI, MONTANI, BRICOLO, ADERENTI, BODEGA, BOLDI, CAGNIN, DIVINA, FILIPPI Alberto, FRANCO Paolo, GARAVAGLIA Massimo, LEONI, MARAVENTANO, MAURO, MAZZATORTA, MONTI, MURA, PITTONI, STIFFONI, TORRI, VACCARI, VALLARDI, VALLI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Premesso che:
gli organi di stampa hanno diffuso negli ultimi giorni allarmanti notizie sulla presenza, nel latte in polvere destinato all'alimentazione dei neonati prodotto in Cina, di melamina aggiunta a badilate, sostanza che - al di sopra di determinate concentrazioni - rischia di risultare fortemente dannosa per la salute umana;
la televisione di Stato cinese, citando fonti dell'agenzia per i controlli della qualità degli alimenti, ha avvisato che la frode alla melamina interessa anche il latte fresco venduto nei negozi, prodotto dalle tre più grandi imprese lattiero-casearie della Cina: i controlli svolti dalle autorità cinesi negli ultimi giorni hanno infatti rilevato la presenza di melamina in 11 partite di prodotti su 121 della Mengniu, 7 partite su 81 della Yili e 6 su 93 della Guangming. Inoltre tracce della sostanza tossica sono state trovate dalle autorità sanitarie di Hong Kong in yogurt e gelati della Yili, uno degli sponsor ufficiali dei Giochi olimpici di Pechino;
lo scandalo del latte cinese contaminato con melamina sembra essersi allargato anche al Vietnam: le autorità locali hanno infatti rinvenuto tracce del composto chimico in 18 tonnellate di latte prodotto in Cina;
secondo i dati diffusi dalle autorità cinesi, sarebbero circa 53.000 i bambini cinesi costretti al ricovero (12.892) o al controllo in pronto soccorso, perché intossicati dall'assunzione continuativa del latte in polvere inquinato; l'intossicazione avrebbe inoltre provocato la morte di 4 neonati;
nella produzione industriale cinese, la melamina, composto chimico di regola utilizzato nella produzione della plastica e di altri prodotti sintetici, è stata da tempo aggiunta al latte in polvere al fine di migliorarne fittiziamente la percentuale proteica;
pur in assenza di dati tossicologici consolidati in relazione al consumo umano di melamina, l'assunzione continuativa di tale sostanza, soprattutto nella primissima infanzia, sembra determinare un progressivo indebolimento osseo ed il blocco di alcune funzioni del fegato; inoltre, rimane aperto il problema della tossicità determinata dalle possibili interazioni in vivo tra melamina ed altri costituenti della dieta alimentare umana;
le autorità italiane garantiscono che i prodotti del latte in Italia sono sicuri, perché da anni ne è vietata l'importazione dalla Cina; è tuttavia evidente che la presenza di una vasta comunità cinese sul territorio italiano e la conseguente diffusione di esercizi commerciali che distribuiscono prodotti importati da tale Paese rende necessario prevedere misure straordinarie di controllo volte a prevenire la commercializzazione sul territorio nazionale di latte e derivati del latte provenienti dalla Cina;
secondo la Coldiretti, sarebbero a rischio non solo il latte cinese e i suoi derivati, ma anche i prodotti lattiero-caseari del "falso Made in Italy" realizzati in Cina, come la caciotta e il pecorino "naturali e italiani", fatti stagionare dal latte di mucche e pecore allevate nel distretto di Shangai e poi confezionati in Cina utilizzando come simbolo la bandiera italiana;
pensare di contenere l'emergenza confidando nelle misure di prevenzione cinesi appare utopistico, soprattutto considerando l'inaffidabilità - sul versante della tutela della salute - di un Paese che fin dal 2 agosto 2008 (secondo quanto riportato dagli organi di stampa) ha ricevuto ampie e documentate denunce di intossicazione per consumo di latte in polvere; la decisione di rinviare di oltre un mese la notizia - incrementando il rischio di esposizione alla melamina per i neonati ed i bambini - sembra essere stata motivata dall'unico intento di evitare uno scandalo internazionale mentre si svolgevano i Giochi Olimpici;
l'Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto chiarimenti alla Cina sulle ragioni di questo ritardo nella diffusione della notizia dello scandalo del latte adulterato;
se la vicenda in esame costituisce l'ennesima testimonianza dell'inaffidabilità dei prodotti cinesi destinati al grande consumo, l'adulterazione del latte e del latte in polvere ha risvolti che colpiscono un bene di primissimo consumo che svolge un ruolo fondamentale per l'alimentazione umana, soprattutto nella primissima infanzia,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo abbia adottato o intenda adottare al fine di verificare e prevenire la diffusione sul territorio nazionale di latte in polvere e derivati del latte di importazione cinese contenenti melamina;
quali misure intenda adottare a livello internazionale, ed in particolare presso i competenti organi dell'Unione europea, al fine di prevenire possibili triangolazioni di latte o derivati del latte dalla Cina, importati da Paesi terzi.
(3-00241)