Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/01213 GERMANÀ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, nel piccolo Comune sub collinare di S. Angelo di Brolo (Messina) è stato improvvisamente...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01213 presentata da ANTONINO SALVATORE GERMANA'
giovedì 2 ottobre 2008, seduta n.059
GERMANÀ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, nel piccolo Comune sub collinare di S. Angelo di Brolo (Messina) è stato improvvisamente attivato un centro di accoglienza per 100 extracomunitari, in una struttura già destinata a residenza sanitaria assistita;
detta attivazione è disciplinata dalla convenzione sottoscritta in data 16 settembre 2008 tra la Prefettura di Messina ed il Consorzio SISIFO (che gestisce anche il centro di prima accoglienza di Lampedusa), per la durata di mesi tre, quindi fino al 31 dicembre 2008;
l'Assessore alla Sanità della Regione Sicilia ha autorizzato «in via straordinaria e fino al 31 dicembre 2008», l'utilizzo dei locali predetti come centro di accoglienza per immigrati;
le modalità dell'improvvisa attivazione del centro hanno ingenerato nei cittadini tutti ansia e preoccupazione, non soltanto perché di fatto si sentono privati di una struttura le cui traversie legate alla costruzione ed alla sua definizione strutturale e funzionale hanno comportato ben 20 anni di lavori, ma anche (e soprattutto) per i possibili riflessi sulla sicurezza delle loro famiglie;
nel corso delle operazioni di occupazione del centro, tale ansia è sfociata in qualche protesta che sembrerebbe aver portato addirittura alla denuncia di alcuni cittadini;
pur condividendo i principi di carità cristiana e di solidarietà verso le popolazioni bisognose, si ritiene però di condividere anche le ansie e le legittime preoccupazioni della popolazione residente in termini di possibili pregiudizi alla sicurezza;
l'attivazione del predetto centro in una struttura già dimensionata per uso diverso - che si ritiene sia insufficiente a garantire gli standard minimi di vivibilità e sicurezza per un numero considerevole di persone seppur per un periodo limitato - potrebbe creare seri problemi agli stessi ospiti, favorendo di conseguenza possibili fughe dal centro stesso, in cerca di una diversa sistemazione e diversi mezzi di sostentamento;
la tipologia degli ospiti ed il tempo necessario per il disbrigo delle necessarie formalità burocratiche finalizzate al rilascio delle autorizzazioni di asilo, potrebbe richiedere tempi di permanenza ben più lunghi dei tre mesi attualmente previsti;
sono condivisibili le giuste preoccupazioni e le ansie dei cittadini di S. Angelo di Brolo, di fatto deprivati di una struttura attesa per anni e di fatto indispensabile alla popolazione locale, anche (e soprattutto) in ordine ai tempi necessari alla restituzione della struttura stessa alla comunità ed all'uso prefissato -:
se ritenga di adottare a breve soluzioni diverse, individuando altrove più idonee strutture da destinare alla permanenza degli extracomunitari richiedenti asilo, restituendo quindi alla comunità santangiolese la struttura, perché venga adibita all'uso per il quale è stata realizzata e dimensionata;
se ritenga di poter accelerare al massimo il perfezionamento delle procedure burocratiche per la regolarizzazione in regime di asilo dei predetti ospiti della struttura;
se ritenga, nelle more, di adottare provvedimenti finalizzati a potenziare l'attività di sorveglianza al fine di rassicurare i cittadini residenti.(4-01213)